Mamma mia io sono stufa
di fare la filandiera
il calo e il poco alla mattina
il provino due volte al giorno

Mamma mia sono stufa
tutto il giorno far andare l’aspa
voglio andare in Bergamasca
in Bergamasca a lavorare

Il mestiere della filanda
è il mestiere degli assassini
poverette quelle figlie
che sono dentro a lavorare

Siamo trattate come cani
come cani alla catena
non è questo il modo
di farci lavorare

Tutti mi dicono che sono nera
ed è il fumo della caldaia
il mio amore me lo diceva
di non fare questo brutto mestiere

Tutti mi dicono che sono gialla
è il vapore della filanda
quando poi sarò in campagna
i miei colori ritorneranno.

MAMMA MIA MI SON STUFA

Canto di protesta

Questo canto esprime con chiara consapevolezza il rifiuto delle giovani di lavorare in filanda a causa sia delle dure condizioni fisiche che dei continui controlli di produttività e il desiderio di andare a lavorare nella bergamasca dove, secondo alcune fonti, le paghe erano migliori.

Crediti: Interviste realizzate da Daniele Lavelli, Emanuele Manzoni e Paolo Pioltelli (luglio-ottobre 2015). Regia, riprese e montaggio di Paolo Pioltelli.