Avevamo sempre le mani nell’acqua calda che quasi bolliva,
le nostre povere mani erano cotte, la pelle bianca e sottile
come un foglio di carta. Facevano male le mani, erano sensibili.
Estratto da intervista di un’ex scopinera
Frequentissimo il ricordo da parte delle ex scopinere del dolore alle mani dovuto al continuo contatto con l’acqua bollente.
Crediti: Una lira al giorno per sedici ore di lavoro”, intervista a Caterina Chiapasco in Nuto Revelli, L’anello forte, Einaudi, Torino, 1985