[Parl.: La cantavamo quando non ci davano mai i soldi: passati i dieci, gli undici, i dodici (giorni) a momenti era il quindici del mese e non ci avevano ancora pagato. Allora facevamo caso a quando veniva il padrone in filanda, con il direttore, camminavano avanti e indietro e parlavano dei loro affari e una di noi cominciava:]

Signor padrone con la borsa dietro
ci dia i soldi [Parl.: perché seguivamo il ritmo degli aspi]
che abbiamo guadagnato
[Parl.: e una faceva la parte del padrone:] aspetta tra una settimana ...
te li darò tutti in una volta
[Parl.: e noi insieme:] e noi li vogliamo adesso ...


[Parl.: e dopo lui:] Marietta cara devo fare l’interesse


l’interesse l’ha già fatto
ci dia i soldi
che abbiamo guadagnato.

SCIÙUR PADRÓN CUN LA BÙRSA DEDRÉ

Canto di protesta

Oggetto di questo canto è la rivendicazione delle operaie di essere pagate puntualmente dal padrone. Nella testimonianza qui riportata si denota una visione meno paternalistica del padrone, ma una maggiore consapevolezza dei rapporti economici da parte delle lavoratrici.

Crediti: Interviste realizzate da Daniele Lavelli, Emanuele Manzoni e Paolo Pioltelli (luglio-ottobre 2015). Regia, riprese e montaggio di Paolo Pioltelli.